La spesa a livello mondiale è incrementata fino a raggiungere 2 trilioni di franchi. Un record: mai i governi hanno investito così tanto in aerei da combattimento, bombe e carri armati. E questo è solo l’inizio, questa è una tendenza che aumenterà sempre di più.

Perché un tale bisogno di armarsi? Perché la torta del profitto diventa man mano sempre più piccola nella crisi del capitalismo. La lotta per le azioni di mercato, le aree d’investimento e le sfere d’influenza si intensifica. Per questo, conflitti e guerre tra blocchi imperialisti e le crepe al loro interno stanno aumentando. Colui che non affila i suoi coltelli perde alleanze e delle parti della torta.

La più grande corsa agli armamenti della storia umana è iniziata. Tutte le potenze imperialiste sono sulla linea di partenza, Svizzera compresa. Ciò che viene discusso in parlamento non è se armarsi o meno – ma solamente quanto ed a che velocità

Miliardi per l’esercito – non un centesimo all’educazione.

La borghesia insiste sull’ottenere circa 4 miliardi in più all’anno per l’esercito entro il 2030, il che rappresenta un incremento del 70% in 6 anni. A paragone, i paesi NATO hanno aumentato la loro spesa militare del 50% negli ultimi 6 anni. Con zelo gli scagnozzi dei capitalisti svizzeri marciano dietro i loro principali alleati.

Da tener a mente, gli stessi politici hanno per anni ripetuto che “sfortunatamente non ci sono soldi” per la scuola, la sanita e l’AVS. Per anni hanno stretto la cintura con misure di austerità ed attacchi ovunque, in particolar modo all’educazione.

Il risultato? Quasi metà degli insegnanti sono sull’orlo del burn-out e svolgono questa professione non più di 5 anni. C’è una carenza di 6,000 insegnanti e 3,000 aule. Anche gli studenti ne pagano le conseguenze: secondo uno studio di Pisa, un quindicenne su quattro non è in grado di leggere correttamente.

“Sicurezza” per chi?

Per via delle loro politiche di austerità, la nostra sanità e scuola si deteriorano. Loro rifiutano di espandere scuole ed ospedali. Invece, spendono miliardi in armi, le stesse con le quali Israele ha raso al suolo 80% della scuole della Striscia di Gaza.

Come giustifica la classe dirigente questa politica? Con l’arcinoto appello alla difesa nazionale: in un momento in cui le guerre aumentano, “all’esercito va data la priorità finanziaria. Ne dipende la sicurezza della nostra Svizzera!”, dichiara il colonnello militare Holenstein. Interrogata riguardo alla proposta di budget di 4 miliardi di franchi, la consigliera federale Amherd dichiara: “sono compiaciuto che la sicurezza sia ora una priorità del Consiglio degli Stati”.

Nessuna voce prova a contraddire queste politiche a Berna. Tutti i partiti d’establishment cantano il “riarmo per la sicurezza”. I comunisti rompono questo coro sanguinario ponendo una semplice domanda: della sicurezza di chi Amherd and Co. si stanno prendendo cura con le loro politiche?

Il motto borghese: militarizzazione piuttosto che istruzione.

È evidente che noi non importiamo nulla: Amherd prevede tagli all’istruzione, sanità, infermiere, cultura, per i disoccupati ed i pensionati. Al posto di alleviare insegnanti e badanti del loro carico lavorativo, Amherd li spinge al burn-out. Al posto di assistere i 1.3 milioni di persone già a rischio di povertà, Amherd accresce l’insicurezza finanziaria e le ansie esistenziali.

E questo è solo l’inizio: questi miliardi per l’esercito dovranno pur venire da qualche parte. Il Consigliere di Stato PLR Muhlemann (“Dobbiamo ri imparare ad economizzare”) ha annunciato la direzione che la borghesia sta prendendo: bombe al posto dell’educazione! Per le loro guerre, il loro esercito (pertanto per la loro repressione) e per le loro relazioni commerciali con il blocco NATO, la classe lavoratrice deve dissanguarsi, in Svizzera e nel resto del mondo.

Cosa sarebbe possibile con 4 miliardi di franchi.

La maggior parte della popolazione è contraria all’aumento della spesa militare. Più che giusto. Ecco una lista di cose che possono esser fatte altrimenti con 4 miliardi di franchi all’anno:

  • Libri piuttosto che bombe: rimediare alla carenza d’insegnanti prevista entro il 2031 senza perdita di salario.
  • Cure invece di soldati: 50% di badanti in più, il terzo in meno del carico lavorativo per il medesimo salario.
  • Sanita piuttosto che sopravvivenza: Limitazione dei premi d’assicurazione malattia al 10% del salario disponibile.
  • Salari agli apprendisti al posto di sangue versato: introduzione di un salario minimo di CHF 1,600 per tutti gli apprendisti.
  • Piatti pieni piuttosto che aerei da combattimento: ridurre la fame nel mondo del 10% sfamando centinaia di milioni di persone.

Perché nessuna di queste proposte non è adottata immediatamente? Perché gli imperialisti svizzeri al potere proteggono i loro profitti e beni con ogni mezzo. Per questi diciamo :

  • Espropriazione dei profittatori della guerra e delle imprese d’armamento!
  • Espropriazione della banche che sono legate da milioni di fili all’industria della guerra!
  • Nazzionalizzare tutte le imprese sotto il controllo dei lavoratori al fine di ri equipaggiare le fabbriche per compiti socialmente utili!


Addio protezione sonora, buongiorno suono di guerra.

Silvan, Basilea

In materia di militarizzazione, i partiti borghesi danno prova di creatività. La loro ultima vittima? La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati vuole sopprimere le misure di riduzione del rumore approvate per circa 40 installazioni di tiro dell’esercito. Simili provvedimenti sarebbero un “vestigio di un periodo di pace durato decenni” prima della guerra in Ucraina e limiterebbero un addestramento credibile, realistico. Se stiamo a quanto detto dalla commissione, le persone del posto e le famiglie devono già familiarizzare con la nuova realtà dei rumori della guerra! Il presidente della commissione Gmur (centrista) aggiunge: “Se ciò permette di risparmiare, tanto meglio”. Dunque dei tagli per la logica del profitto, e dei danni alla sanità ed alla classe lavoratrice.